REPORT DI RICERCA
Dalla gestione del rischio all'accelerazione della crescita: perché i CEO e i leader governativi devono avere sotto controllo la prossima fase dell'AI
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3 novembre 2025
L'AI non è più solo l'ennesima tecnologia all'avanguardia, ma costituisce anche la colonna portante della competitività nazionale e della sopravvivenza aziendale. Oggi, tuttavia, le basi dell'AI (computing, dati e modelli), sono concentrate nelle mani di pochi. Ciò crea dipendenze che sollevano dubbi sulla sicurezza nazionale, sulla competitività e sull'innovazione. Le attuali tensioni geopolitiche pongono al centro dell'attenzione questi rischi.
La buona notizia è che il percorso verso la mitigazione del rischio e la resilienza offre anche una grande opportunità.
L'AI sovrana, realizzata nel modo giusto, ti consente di sfruttare la tecnologia globale insieme all'innovazione locale e di creare misure di sicurezza fin dall'inizio. Si tratta di una gamma di soluzioni concepite per migliorare la resilienza e accelerare il valore locale.
Mentre aziende e governi si adoperano al fine di controllare il futuro dell'AI, comprendere a che livello di maturità si trovi è fondamentale per individuare opportunità, lacune e potenziale di crescita.
Per valutare il livello di maturità, abbiamo elaborato l'indice "Sovereign Maturity", che misura la sovranità digitale e l'AI complessiva di un'organizzazione su una scala da 0 a 100.
delle organizzazioni intervistate afferma che le tensioni geopolitiche favoriscono la ricerca di tecnologie sovrane.
Le principali organizzazioni nell'ambito dell'AI sovrana si muovono rapidamente, giocando sia in attacco che in difesa.
La nostra ricerca mette in luce quattro imperativi chiave che contraddistinguono i leader.
La sovranità dell'AI è in fase di negoziazione su scala globale, ma solo il 15% delle organizzazioni ha dichiarato che tale aspetto costituisce una priorità per il CEO o per il consiglio di amministrazione. Se ciò non accade, l'AI sovrana diventa una "checkbox" in termini di conformità, il che rende le organizzazioni vulnerabili ai rischi geopolitici e ai compromessi strategici. Rendere la sovranità una priorità del CEO e del consiglio di amministrazione non è solo una mossa di governance; è anche un modo per favorire la fiducia, accelerare la crescita e permettere alle organizzazioni di definire le regole dell'AI, piuttosto che "ereditarle".
Ecco come i CEO possono agire ora per plasmare il futuro dell'AI.
15%
CEO o consiglio di amministrazione
19%
team IT/infrastruttura cloud
29%
Chief Compliance o Risk Officer
37%
Chief Data o AI Officer
La sovranità è indissolubilmente legata alla competitività: coloro che sono in prima linea plasmeranno i mercati, mentre chi resta indietro rischia di essere escluso. Trattare l'AI sovrana come un semplice esercizio di gestione del rischio intrappola le organizzazioni in una posizione difensiva, il che ostacola la crescita e la collaborazione. La vera opportunità risiede nella realizzazione di un'AI che parla la lingua del tuo mercato, a livello letterale e metaforico; ciò consente di creare fiducia da parte dei clienti, alimentando l'innovazione locale e sbloccando nuovi flussi di ricavi.
46%
conformità
28%
controllo dei dati critici
27%
esigenze di sicurezza
13%
monetizzazione o personalizzazione dell'AI in base al valore locale
L'infrastruttura dell'AI si sta frammentando rapidamente: saper scegliere è ora l'unico modo per soddisfare le diverse esigenze di fornitori, architetture, modelli e servizi. Una visione rigida della sovranità può generare inefficienze, dipendenze critiche e rischi di compliance in scenari globali mutevoli. Qual è la mossa più intelligente? Coordinare un ecosistema flessibile che combina portata globale e fiducia locale, sbloccando velocità, resilienza e un vantaggio competitivo decisivo.
55%
prende in considerazione fornitori sovrani sia locali che globali
27%
si concentra esclusivamente su fornitori sovrani locali
19%
si basa esclusivamente su opzioni sovrane globali
L'AI generativa e agent-based ridefinisce i processi, mentre le regole si fanno più stringenti: la conformità statica non basta più. Ecco perché è giunto il momento di riprogettare l'architettura per l'intelligence, non solo per l'infrastruttura. Con i giusti insight e controlli su tutti i livelli dello stack AI—dall'infrastruttura ai modelli fino alle applicazioni—le organizzazioni possono scalare l'innovazione integrando fiducia, resilienza e agilità.
60%
dati
46%
infrastruttura
32%
applicazioni
22%
modelli AI