Lavorare in Accenture vuol dire avere una marcia in più
Luglio 23, 2021
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Laura Marfella
Manager Technology
Laura è Manager nel team ERP Oracle di Accenture, dove rielabora i processi delle aziende per farle lavorare al meglio con soluzioni Oracle.
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Lavoro in Accenture da poco meno di tre anni, e qui ho fatto quel salto di qualità professionale che ormai credevo impossibile. La differenza sostanziale rispetto alle mie precedenti esperienze? Qui mi è capitato per la prima volta di sentirmi parte di un’unica, grande squadra, accomunata da valori forti e condivisi: li ho percepiti nelle persone che mi hanno accolta in azienda, li vivo quotidianamente nel rapporto con i miei colleghi e cerco di trasmetterli a chi si è unito al team dopo di me. Accenture mi ha offerto la possibilità di esprimere me stessa e di mettere in campo le mie qualità, le mie competenze, ma soprattutto la mia personalità.
La mia esperienza in ambito ERP Oracle
La mia è una strada che parte da lontano, per l’esattezza dai quartieri periferici di Napoli. L’impegno e la voglia di riscatto mi hanno portata a laurearmi in Economia all’Università Parthenope, per poi iniziare un percorso di carriera lungo diciotto anni nel settore della consulenza. Solo in Accenture, tuttavia, ho finalmente trovato un ambiente di lavoro dinamico e stimolante, che mi spinge a dare tutta me stessa lavorando per clienti di rilievo. All’interno del team Oracle ERP, analizziamo i processi aziendali e la loro architettura, avviando una rielaborazione dei sistemi di Enterprise Resource Planning e consentendo, grazie alle soluzioni Oracle, alle persone di migliorare la qualità del loro lavoro e alle aziende di migliorare le prestazioni. Un esempio? Abbiamo migrato verso una soluzione Oracle Cloud i sistemi aziendali di una grande realtà del settore pubblico, rendendo più efficiente il lavoro della pubblica amministrazione e migliorando l’esperienza finale del cittadino. Con i colleghi e i clienti, si instaura un rapporto che va oltre l’aspetto lavorativo, arricchendo il proprio bagaglio umano e professionale. Questo lavoro è un confronto continuo, che nasce dalla disponibilità e dall’apertura all’ascolto della leadership, che fin dai primi giorni mi ha motivata e mi ha supportato nella mia crescita umana e professionale, fino al recente traguardo della mia promozione a Manager. Ciò a conferma che sul mondo della consulenza esistono degli stereotipi non più attuali, che io stessa avevo interiorizzato prima di entrare in Accenture.
Il posto giusto per crescita e riscatto
Ho capito cosa significa lavorare dove ti senti a casa. Nonostante sia una grande società, qui non sei mai considerata un numero, ma prima di tutto una persona, e in quanto tale portatrice di una storia e di un punto di vista unici e preziosi. Sono orgogliosamente moglie e mamma di due bambine e dall’inizio di questa avventura, grazie all’attenzione che Accenture pone al tema del bilanciamento tra lavoro e vita privata, ho potuto dedicare il giusto tempo alla famiglia. Inclusione, valorizzazione delle diversità e pari opportunità non sono infatti solo slogan, ma iniziative concrete: promuoviamo una mentalità inclusiva a partire dalla leadership, implementiamo policy interne che favoriscano il bilanciamento di genere, offriamo continui investimenti in formazione e programmi specifici per incoraggiare le giovani donne a intraprendere carriere in ambito tecnologico e combattiamo ogni tipo di stereotipo.
Ripensando a tutto il mio percorso, mi sento una persona privilegiata. Spero che tutti i giovani motivati, a prescindere dall’iter di studi, possano vivere un’esperienza simile, valorizzare il loro talento e trovare il loro spazio di crescita e riscatto. E credo che Accenture sia il posto giusto per farlo!
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